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Ecco cosa accade al nostro corpo immerso in acqua


L'attività acquatica influisce profondamente su alcune funzioni fisiologiche del corpo umano: attività cardiovascolare, muscolo-scheletrica, attività del sistema nervoso autonomo ed endocrino. Essa trova applicazione nella medicina dello sport ed ha un grande valore potenziale nell'allenamento degli atleti e nella riabilitazione.

L'immersione produce un cambiamento dell'afflusso di sangue dalla periferia alla gabbia toracica. Questo crea un notevole aumento del volume di riempimento cardiaco, con conseguente aumento della gittata sistolica e della gittata cardiaca.

L'effetto risultante dell'immersione è che il cuore pompa efficacemente la stessa quantità di sangue al minuto a riposo come fa durante l'inizio dell esercizio aerobico.

Pertanto l'immersione può essere un modo utile per iniziare la riabilitazione cardiaca o recuperare uno stato di debilitazione . La circolazione a livello delle strutture muscolari profonde aumenta in modo significativo con l'immersione in acqua, migliorando il flusso di ossigeno ai tessuti e potenzialmente, la guarigione dei muscoli, delle ossa, e delle lesioni articolari . Il miglioramento del flusso di sangue è anche rilevante per i processi che alterano la circolazione a livello tissutale, tra cui il diabete e alcune malattie autoimmuni. L' immersione fino al livello cervicale, può aumentare il flusso di sangue al cervello attraverso la riduzione di resistenze vascolari periferiche combinata con l'aumento della gittata cardiaca. Questo può migliorare le funzioni cerebrali, tra cui la memoria, e trova impiego nella riabilitazione post traumatica e post ictus . Anche l'efficienza renale migliora, stimolando la diuresi attraverso l'aumentata escrezione di sodio e potassio, ciò comporta una riduzione dell'edema quando presente .

Arborelius, Balldin, Lilja, e Lundgren, 1972;

Begin et al, 1976;

Christie et al, 1990;

Sidro, Svealv, Tang, Schaufelberger, e Andersson, 2006)

Balldin, Lundgren, Lundvall, e Mellander, 1971

(Bonde-Petersen, Schultz-Pedersen, & Dragsted, 1992

(Epstein 1976, 1992)


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