L’acqua nella storia della civiltà e nelle religioni
L’acqua ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle prime civiltà antiche, che erano localizzate lungo i grandi fiumi dell’Oriente: il Nilo per la civiltà egizia, il Tigri e l’Eufrate per le civiltà mesopotamiche (Sumeri, Babilonesi, Assiri), lo Huang Ho(Fiume Giallo) per la Cina, l’Indo e il Gange per l’India.
I grandi bacini fluviali costituivano un’opportunità per la maggior fertilità del suolo e per la facilità dei trasporti, ma determinavano un’organizzazione sociale più complessa necessaria per gestire i conflitti per le risorse e per affrontare la costruzione e manutenzione di imponenti sistemi di irrigazione e di protezione dalle alluvioni.
Minore, ma tutt’altro che trascurabile, fu anche l’importanza dei mari interni, soprattutto il Mare Mediterraneo, che facilitavano i commerci e i contatti culturali fra popoli lontani, con la formazione di civiltà prevalentemente dedicate al commercio(anzitutto i Fenici)
L’importanza dell’acqua è riconosciuta nelle religioni e nei sistemi filosofici sin dai tempi antichi. Molte religioni venerano dei legati all’acqua o i corsi d’acqua stessi(ad es. il Gange è una dea per l’induismo). Ancora, semidivinità particolari, chiamate Ninfe, sono posti nella mitologia greca a guardia di particolari fonti d’acqua.
L’acqua, poi, fu considerata un elemento primigenio presso molti popoli, anche molto lontani fra loro; ad esempio in Cina venne identificata con il caos, da cui ha avuto origine l’universo, mentre nella Genesi compare già nel secondo versetto, prima della luce e delle terre emerse. Anche il filosofo greco Talete associò l’acqua all’origine di tutte le cose e asserì che la sua scorrevolezza è in grado di spiegare anche i mutamenti delle cose stesse. Anche in Polinesia l’acqua venne considerata la materia prima fondamentale.
Con lo sviluppo dei primi sistemi filosofici, l’acqua venne affiancata da pochi altri elementi primigeni i senza perdere la sua importanza. In tutte le civiltà antiche era molto diffusa la convinzione che la molteplicità della natura potesse essere ricondotta alla combinazione di pochissimi elementi costitutivi: l’acqua, appunto, il fuoco, la terra e l’aria(o il legno) ed eventualmente una quinta essenza. Così, ad esempio, in Oriente il taoismo cinese include l’acqua fra i suoi cinque elementi con terra, fuoco, legno e metallo. In Occidente anche Empedocle(492 a.C. circa-430 a.C.) annoverò l’acqua fra i quattro elementi fondamentali, ai quali Platone nel Timeo aggiunse l’etere. Lo stesso Aristotele(384a.C.-322a.C.) sosteneva che la materia fosse formata dall’interazione dei quattro elementi citati da Empedocle.
L’indispensabilità dell’acqua per il fiorire della vita colpì molte civiltà.
Ad esempio, nella lingua sumera “a” significa sia “acqua” sia “generazione”. Nella maggior parte delle religioni, quindi,l’acqua è diventata un simbolo di rinnovamento e perciò di benedizione di Dio. Essa compare logicamente nei riti di “purificazione” e di rinascita di molti culti, ad esempio nei riti di immersione del battesimo cristiano e nelle abluzioni dell’ebraismo e dell’islam. Anche nello scintoismo l’acqua è usata nei rituali di purificazione di persone o luoghi.
La tradizione sapienziale mistica ebraica della Qabbalah individua nell’acqua il simbolo della Sefirah Chessed indicante la qualità divina della Misericordia, della gentilezza e della grandezza: molti i riferimenti della Torah all’acqua, ANCHE SUO SIMBOLO. Secondo l’esegesi ebraica lo stesso termine Ebreo, in Ebraico Yivrì, significa colui che viene da oltre il fiume ed è presente nella Bibbia ebraica usato per la prima volta riguardo ad Avraham. Il termine ebraico che traduce la parola acqua, Maim, se associato al termine Esh, fuoco, forma la parola Shamaim che significa Cielo: si ritiene infatti che i Cieli presentino l’unione di acqua e fuoco.
L’attribuzione all’acqua di caratteristiche negative è molto più rara e recente. Nel XVI secolo, durante l’epidemia , si pensò che l’acqua favorisse il contagio,”aprendo”i pori della pelle attraverso cui si sarebbero infiltrati i presunti agenti patogeni, chiamati seminaria, per cui si riteneva che il lavaggio del corpo indebolisce l’organismo, ed era pertanto sconsigliato.
Bibliografia
“Wasserwerkur”(Idroterapia):libro di Kneipp:opera originale in tedesco